Di Stefania – La città dai mille colori, luogo straordinario, unico e dalle mille contraddizioni, le credenze popolari e le tradizioni millenarie. Le curiosità che con questa rubrica vi faremo scoprire, riguardano tanto la storia, la religione, l’arte e la superstizione, in quanto le tradizioni vecchie e nuove e i sapori inconfondibili mantengono questa terra sempre viva. Facciamo allora un tuffo nei suoi mille colori, per scoprirne tutti i segreti!
Iniziamo con la prima curiosità:
Hai mai sentito parlare del mistero del Cristo Velato?? Quest’opera davvero affascinante viene custodita all’interno della Cappella di SanSevero. Il Cristo Velato (clicca qui per visitarlo) accoglie i visitatori con tutta la sua bellezza indescrivibile perché sì, un’opera così non può essere raccontata, ma solo contemplata. Commissionata ad Antonio Corradini, la scultura non fu mai terminata dall’artista che morì nel 1752, del suo progetto originario resta solo un piccolo bozzo in terracotta conservato al Museo di San Martino. Fu allora che Raimondo di Sangro commissionò il termine dell’opera a un giovane artista napoletano: Giuseppe Sanmartino. L’obiettivo era quello di scolpire a grandezza naturale una statua di Gesù Cristo morto, coperto da un sudario trasparente. L’obiettivo era quello di scolpire a grandezza naturale una statua di Gesù Cristo morto, coperto da un sudario trasparente. L’artista napoletano, però, non tenne affatto conto del precedente bozzetto dello scultore veneto e pose tutto il drammaticismo nel movimento consentendo di realizzare un’opera senza eguali: Il velo si poggia delicatamente sul corpo martoriato e senza vita risolvono un’evocazione drammatica della sofferenza di Cristo e dell’intera umanità. La leggenda narra che il velo di marmo che ricopre il corpo del Cristo, sia frutto di un processo di “Marmorizzazione”, ad opera del principe di San Severo. In realtà anche se così sottile..Impalpabile e trasparente, insomma così perfetto da sembrare tessuto, il velo è ricavato da un blocco di marmo e frutto del talento dello scultore. Sorprendente vero? Personalmente, ammirerei quest’opera per ore, non vi perdete questo spettacolo che lascia davvero senza parole.
Cappella di San Severo:
La Cappella SanSevero, ricolleandoci al discorso di prima, è simbolo di fasto settecentesco arricchito soprattutto dal settimo principe di Sansevero che decise di ampliare a arricchire quello che era già il tempio di Raimondo di Sangro. Pittori e scultori rinomati arrivarono a Napoli per compiere un’opera grandiosa, trasformare la Cappella in un tempio maestoso con opere di altissimo livello senza intaccare la primitiva struttura. Sono quelli gli anni in cui fioriscono alcune opere tra cui quella del Cristo Velato per l’appunto. Tutto quello che riguarda oggi la Cappella Sansevero, o quasi, è attribuibile alla geniale personalità del principe committente. Raimondo di Sangro fu un generoso mecenate appassionato di massoneria, ma era anche un uomo molto esigente che dai suoi artisti pretendeva il massimo, non solo nell’esecuzione, ma anche nella visione. Ecco perché la Cappella rappresenta un unicum rispetto a tutti gli altri monumenti artistici del nostro Paese ed è bellissima.
E tu conoscevi la storia del Cristo velato? Scrivicelo nei commenti!