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Terremoto ai Campi Flegrei e rischio vulcanico. Ecco cosa succede!

Di Fabio – Questa notte alle ore 3.35 un terremoto di magnitudo 4.2 con epicentro nei Campi Flegrei (Pozzuoli) ha svegliato il capoluogo campano e la sua provincia, la scossa più forte degli ultimi 40 anni, arrivando persino a farsi sentire fuori regione come a Foggia (Puglia) e Roma (Lazio). Le scosse si susseguono ormai da diversi giorni e circa 2020 nel solo mese di settembre e ciò fa preoccupare ed interrogare per un eventuale rischio eruzione proprio dei Campi Flegrei. Inoltre le scosse rientrano anche negli eventi di bradisismo che interessa la zona, ovvero sollevamento o abbassamento del suolo.

Cosa sono i Campi Flegrei?

I Campi Flegrei, situati nel Golfo di Pozzuoli, rappresentano una depressione vulcanica di vasta portata, con un diametro di circa 12 km. Questa zona, punteggiata da vari crateri vulcanici, si estende dalla collina di Posillipo fino a Monte di Procida. Essa è identificata come “caldera”, ovvero una conca originata a seguito di due massicci collassi dei serbatoi di magma avvenuti rispettivamente 39.000 e 15.000 anni fa, testimoniando le due eruzioni più importanti di questo vulcano.

Quali sono le aree a rischio?

Di recente sono stati aggiornati piani di evacuazione delle città e stilata una mappa suddivisa per zone rosse e zone gialle, in base agli effetti che potrebbe provocare una eruzione.

La zona rossa indica l’area dove, in caso di emergenza, la sola opzione è l’evacuazione preventiva per proteggere gli abitanti dal rischio di flussi piroclastici, estremamente pericolosi a causa delle loro temperature e velocità. Questa zona comprende interamente i comuni Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, per intero; parte dei Comuni di Giugliano in Campania, di Marano di Napoli e alcune municipalità del Comune di Napoli.

La zona gialla, al di fuori della zona rossa, è esposta alla potenziale caduta di ceneri vulcaniche. In caso di eruzione, potrebbe essere necessario evacuare temporaneamente chi vive in strutture vulnerabili all’accumulo di ceneri. Quest’area incorpora diversi comuni (Villaricca, Calvizzano, Marano di Napoli, Mugnano di Napoli, Melito di Napoli e Casavatore) e quartieri di Napoli, con una popolazione di oltre 800mila persone.

Maggiori informazioni sul sito rischi.protezionecivile.gov.it

I Campi Flegrei possono eruttare?

Secondo le recenti ricerche condotte dall’University College London e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), la deformazione crescente delle rocce dei Campi Flegrei suggerisce un’avvicinamento al punto di rottura. Questa fragilità potrebbe culminare nella creazione di fratture, facilitando potenzialmente un’eruzione.

Ma, nonostante le rocce mostrino segni di prossimità alla rottura, un’eruzione non è in alcun modo scontata. È fondamentale che il magma si trovi nella posizione corretta per innescare tale fenomeno. Gli studi sono attualmente indirizzati a valutare le probabilità di un’eruzione imminente, anche se l’incertezza permane. Come sottolineato da Stefano Carlino dell’Osservatorio Vesuviano (INGV), è essenziale essere preparati a ogni evenienza.

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