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Ecco Rudi Garcia: “Sono qui per vincere trofei”

Di Fabio “Rudi Garcia non è un quadro, è un’artista!” Si apre così, con le parole di Sylvain Bellenger, direttore Generale del Museo di Capodimonte, la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore azzurro, tenutasi nella splendida cornice della Reggia di Capodimonte. Rudy Garcia, classe 64′, francesce di origine spagnole con un palmares di 2 campionati vinti in Francia ed una Coppa Nazionale con il Lilla, arriva all’ombra del Vesuvio con una chiara convinzione: vincere!

“Il mio primo regalo è stare qui con voi, grazie per l’accoglienza” – esordisce Garcia alle prime domande dei giornalisti – “Quando sono arrivato qui a Napoli, sono rimasto affascinato dalla città in festa, dalle bandiere alle finestre: mi sono reso conto che i tifosi sono fieri della propria squadra”. Rudi appare subito determinato: “Quando inizio una competizione, la gioco per vincerla. Io sono qui per vincere trofei e faccio i complimenti al Napoli per essere riuscito a conquistare uno scudetto dopo 33 anni. Il Napoli deve giocare la Champions tutti gli anni. Ciò che mi ha rassicurato, qui, è che Aurelio De Laurentiis è ambizioso, mi ha dato sicurezza e so che mi darà una squadra di qualità”.

Un’eredità che scotta ma lui è pronto

“Qualsiasi allenatore che si siede su una panchina che ha vinto, sa che ha un compito arduo, proprio perché ha vinto uno scudetto. Ma io non ho paura di niente! Se i giocatori sono motivati, saremo una squadra tosta. Sul piano psicologico, per un calciatore, se sai di aver vinto rischi di addormentarti, ma io sarò lì a dare la sveglia giusta. Quando vai in ritiro, riparti da 0 ed i giocatori devono dimenticare ciò che è stato fatto, anche per restare sempre umili. Troverete un Garcia pieno di esperienza (ndr. dopo 7 anni di assenza dall’Italia)“. Spalletti aveva improntato uno slogan sulle maglie per motivare la squadra, ovvero “Sarò con te e tu non devi mollare”: Garcia risponde che invece lui adotterà qualcosa di simile “Importante è la maglia che vesti e lo stemma che porti sul cuore”.

Rudi Garcia sui calciatori ed il gioco

“Io qui non rivoluzionerò tutto, ma ci metterò anche del mio, sapete bene che adopero il 4-3-3. Un allenatore si deve adeguare alla rosa che trova ed al suo gioco, ma deve anche saper cambiare in corso d’opera per sorprendere gli avversari. Per me il fulcro del gioco è sempre stato il centrocampo. Non parlo dei singoli, mi auguro di trovare giocatori che giochino la palla. Il livello di questa squadra è che è un gruppo che corre insieme e la migliore formula è giocare palla in velocità.”

Aurelio De Laurentiis su Garcia

“Dal 5 Giugno ho cominciato a vedere chi giocasse il 4-3-3 ed ho fatto strike: Rudi è l’uomo giusto, a Roma al primo anno ha cominciato con 10 vittorie consecutive arrivando secondo in campionato! Mi ha colpito la sua spontaneità e immediatezza. Sembrava che ci fossimo conosciuti già da tempo. C’è stata una cordialissima ed immediata intesa. E poi sono un gemelli, sentivo che era la scelta giusta!”

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