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Arriva Draghi, firmato il “Patto per Napoli”!

Draghi "A Napoli la centralità che merita!"

Di Fabio – E’ stato siglato questa mattina, in una cerimonia blindata al Maschio Angioino, dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dal sindaco Gaetano Manfredi, il ‘Patto per Napoli‘, un accordo tra il Governo e il Comune di Napoli grazie al quale, in base a quanto stabilito nell’ultima Finanziaria per aiutare i Comuni capoluogo delle Città metropolitane in gravi difficoltà economiche e finanziarie, lo Stato verserà nelle casse comunali circa 1 miliardo e 300 milioni di euro spalmati in 20 anni.

Sono felice di essere qui, in un luogo così simbolico della città. La nostra sfida è far mantenere a Napoli la centralità che merita, perché sia un motore per il Paese. Obiettivo è colmare i divari territoriali ormai insopportabili. L’occasione della mia visita è la firma del Patto per Napoli. Voglio ringraziare il sottosegretario Garofoli, il sindaco Manfredi, e tutti coloro che hanno lavorato attivamente a questo accordo” afferma il Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Il Patto non è simbolico. Napoli oggi incassa la prima tranche: 54 milioni per il 2022, 1,2 miliardi in 21 anni a fondo perduto previsti nella legge del bilancio voluta dal parlamento. In cambio, si impegna a riequilibrare il bilancio con diverse misure già indicate e allo studio: l’aumento dell’addizionale Irpef, una nuova tassa sugli imbarchi, la vendita degli immobili, un energico piano per recuperare i crediti non riscossi (ben due miliardi, «ma tenendo conto della situazione sociale», precisa Baretta; mentre il sindaco anticipa che punta a realizzare un bando internazionale) e la riorganizzazione delle società partecipate, entro settembre, ma da subito chiamate anche a rafforzare i servizi come il trasporto dei disabili. I finanziamenti vengono, infatti, destinati innanzitutto ai più fragili e alle periferie. Un obiettivo è potenziare il servizio di assistenti sociali, la cura del verde, la manutenzione. Un nodo restano i trasporti, per la carenza di personale e risorse per gestirli. Le difficoltà nella spesa corrente sono note, vanno oltre i grandi investimenti programmati con il Pnrr. 

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