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200.000 cuori azzurri sul lungomare per la parata scudetto

Oltre 200.000 tifosi in festa sul lungomare di Napoli per celebrare lo storico scudetto con una parata da brividi.

La città si è fermata. Il mare si è vestito d’azzurro. E Napoli ha vissuto la sua giornata di gloria.

Un pomeriggio che resterà impresso nel cuore di duecentomila persone e nella storia della città. Ieri, lunedì 26 maggio, il lungomare di Napoli si è trasformato in una scenografia perfetta per la grande parata dei Campioni d’Italia. Tre chilometri di festa, da piazza Vittoria a Mergellina, dove un mare di tifosi ha accompagnato con cori, lacrime e applausi il trionfo del Napoli Scudettato.

Un’atmosfera irreale, quasi sospesa nel tempo: una marea di bandiere, trombe, fumogeni e cuori che battono all’unisono. Perché non era solo una sfilata: era un abbraccio collettivo, un “grazie” gridato al cielo per un sogno diventato realtà.

Dal mare alla città: una sfilata spettacolare

I preparativi sono cominciati già alle prime luci del mattino. Mille agenti e steward, quattro maxischermi, varchi di accesso, dispositivi di sicurezza e un’attesa carica di emozione. Alle 14:00 la squadra, insieme al presidente Aurelio De Laurentiis, al sindaco Gaetano Manfredi e allo staff tecnico, ha preso il largo dal Molo Pisacane a bordo di un aliscafo. Una traversata simbolica, che li ha portati fino al Molo Luise, tra il boato della folla e le onde che sembravano applaudire.

Poi, alle 15:10, l’inizio della magia. Tre bus scoperti addobbati a festa, con il logo “Ag4in” ben visibile, hanno percorso il lungomare tra le note di “Pedro Pedro” di Raffaella Carrà, ormai colonna sonora non ufficiale di questo scudetto indimenticabile. I giocatori, visibilmente emozionati, hanno salutato la folla, alzato le braccia, cantato con i tifosi e alzato ancora una volta quella coppa tanto attesa.

Un popolo in festa

“Napoli è campione” si leggeva ovunque: sugli striscioni, sui volti dei bambini, sulle magliette improvvisate. Ma il vero spettacolo era la gente. Da ogni angolo della Campania – e non solo – tifosi si sono riversati a Napoli per esserci, per dire “io c’ero”. Famiglie intere, giovani, anziani: un popolo unito dalla fede azzurra.

Il sindaco Manfredi, visibilmente emozionato, ha dichiarato: “Questa è l’immagine di una città che si stringe attorno alla propria squadra, una festa di popolo che mostra al mondo la vera anima di Napoli”.


Un nuovo capitolo scritto nel cielo azzurro

La giornata si è conclusa tra applausi, cori, e occhi lucidi. Ma resta l’eco di una festa che ha segnato un’intera generazione. Il quarto scudetto non è solo un trofeo: è orgoglio, identità, passione. E ieri, Napoli l’ha dimostrato al mondo.

Napoli è campione. Napoli è leggenda.

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