Palazzo dello Spagnolo: tra storia e suggestione
Di Gerardina – Il palazzo dello Spagnolo o dello Spagnuolo, è un suggestivo palazzo monumentale di Napoli. Sono tante le bellezze storiche, artistiche, archeologiche della città, e tra queste non si può non menzionare il suggestivo palazzo dello Spagnuolo, capolavoro di epoca Barocca.
L’edificio si trova in via Vergini nel rione Sanità, nel pieno centro storico della città. L’edificazione risale al 1738, per volere del marchese di Poppano Nicola Moscati, che pensò di unificare due lotti rientranti tra i possedimenti della consorte. I lavori furono affidati all’architetto Ferdinando Sanfelice, mentre le decorazioni sono il frutto dell’abilità e della bravura di Francesco Attanasio e in un secondo momento Aniello Prezioso.
Il nome col quale oggigiorno è conosciuto il Palazzo, si riferisce ad un proprietario dello stesso. L’edificio infatti, venne acquistato da Tommaso Atienza, appartenente alla classe nobiliare spagnola, chiamato appunto lo Spagnolo. Fu egli stesso ad occuparsi dell’espansione degli spazi, della scelta delle decorazioni, soprattutto del piano nobile, del quale purtroppo oggi non esiste quasi nulla. Il palazzo dello Spagnolo è particolarmente apprezzato dai tanti turisti che ogni anno giungono a Napoli.
L’aspetto sontuoso, ma anche i colori scelti, le decorazioni, le simmetrie, le proporzioni, tutto contribuisce a suggellare una bellezza senza tempo. Storia e maestosità si fondono, ammaliando lo sguardo di chiunque vi giunga. Dal punto di vista prettamente strutturale, ciò che si nota subito è la sontuosa e meravigliosa scala a doppia rampa detta ad ali di falco. Simulacro di equilibrio, beltade e precisione, con dettagli che lasciano senza fiato.
Una serie di caratteristiche di notevole spessore, oltre che di ineguagliabile importanza storica, fanno in modo che palazzo dello Spagnuolo venga definito un vero e proprio capolavoro del barocco napoletano, tra i più importanti.
Ricordiamo inoltre, che proprio le scale, sono da sempre, un elemento di spicco nei palazzi napoletani. Possiamo a tal proposito menzionare quelle della chiesa di San Giovanni a Carbonara. L’uso della scala aperta nella residenza barocca, soprattutto in Campania, costituisce uno dei temi di maggior risonanza nell’architettura napoletana. Elemento che ha fortemente condizionato la progettazione degli spazi privati tra Sei e Settecento. Inoltre, è innegabile il legame che la scala aperta instaura con l’edificio, ma anche la profonda relazione ch’essa innesca con l’ambiente urbano circostante: tra strada, vestibolo, cortile e scala il sistema edilizio.
Al di là dell’aspetto prettamente architettonico e strutturale, gli appassionati di cinema, ricorderanno sicuramente le diverse apparizioni del palazzo dello Spagnolo, in pellicole di notevole spessore, culturale, sociale e storico. Da “Mi manda Picone” di Nanni Loy a “Il fantasma di via Sanità” di Pacco, doppio pacco e contropaccotto. Ma anche “Passione” di John Turturro e “I bastardi di Pizzo Falcone”.
Un’unica identità, quella del palazzo dello Spagnolo, in cui convergono un insieme di caratteristiche degne di nota.
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Napoli
Campania
80137
Italia