Di Fabio – Risiko, il famosissimo gioco da tavola, sceglie Napoli come ambientazione d’eccezione, in un’edizione speciale per celebrare i suoi 45 anni. Chi di noi non ha mai giocato a questo gioco da tavola, soprattutto nel periodo natalizio. Ma come sarà divisa la città di Napoli, in uno scenario di guerra tipico del gioco? Siete pronti alla conquista dei territori? Andiamo a vederlo nei dettagli!
Il gioco conterrà sei macro zone, che conterranno le 10 municipalità, dal rosso San Carlo all’Arena al verde Vomero, dall’azzurra Scampia al viola Centro storico. Le municipalità saranno a loro volta suddivise in altri 42 distretti. E’ una Napoli, però, totalmente sconvolta dai curatori del famoso gioco da tavolo, che forse dal tavolo “dovevano togliere il vino” (cit. di Angelo Forgione)
Simboli che cambiano la naturale locazione in città
- Cosa direbbero i vomeresi se Castel Sant’Elmo fosse spostato dall’alto della collina del Vomero fin giù a San Ferdinando? E se lo stadio “Maradona” finisse a Bagnoli? E non sono gli unici “furti”.
- San Gregorio Armeno è posto a San Giuseppe invece che a San Lorenzo.
- Il Castel dell’Ovo è situato nei confini (evidentemente allargati) del quartiere Porto, anziché a San Ferdinando.
- La tomba di Virgilio pure è andata a Bagnoli, sottratta a Chiaia (ovest).
- L’Eremo dei Camaldoli è localizzato all’Arenella (ovest) invece che sulla collina più alta della città, a Chiaiano (ovest).
- L’aeroporto di Capodichino è stato spostato da San Pietro a Patierno a Poggioreale.
- Il crocifisso ligneo del Borgo Orefici, invece che al Pendino, spunta al quartiere Mercato.